Il Parco del Gennargentu e del Golfo di Orosei

Itinerario nella Sardegna più selvaggia.

Il Parco del Gennargentu e del Golfo di Orosei

Alla scoperta di un'altra Sardegna, più insolita rispetto alle classiche mete del turismo estivo, in un territorio aspro e selvaggio, modellato da bastioni montuosi e canyon scoscesi, rivestito da foreste secolari e radure di macchia mediterranea, popolato da greggi transumanti e borghi di pietra dall'aspetto immutabile.

Il Parco Nazionale del Gennargentu e del Golfo di Orosei, istituito all'inizio degli anni Novanta per tutelare questo enorme patrimonio paesaggistico e naturalistico, fatica ancora oggi a trovare un assetto istituzionale, a causa dei contrasti tra i comuni dell'area. La tutela, comunque, ha permesso fino ad ora di preservare quest'angolo di wilderness mediterraneo. Il parco si raggiunge percorrendo una delle strade più panoramiche dell'isola, l'Orientale Sarda (SS 125), che attraversa il territorio del parco, nel tratto tra Tortolì e Siniscola. Una valida alternativa è costituita dal trenino verde, una ferrovia a scartamento ridotto che corre lungo le tratte Mandas-Arbatax e Mandas-Sorgono.

L'area protetta dà rifugio a una ricca fauna, che comprende specie rare come il muflone, il corvo imperiale, l'aquila reale e il falco pellegrino, ma anche animali caratteristici di questa zona, come la pecora selvatica dalla forti corna a spirale. Quasi un simbolo di questa terra. La vegetazione assume caratteri diversi in dipendenza dell'altitudine o della vicinanza al mare. Oltre i 1.200 metri domina l'ambiente rupestre, ingentilito dalla presenza delle differenti varietà di ginestra. Scendendo, s'incontrano vasti pascoli erbosi che vengono sostituiti, alle pendici dei rilievi, da alcuni esempi di foreste di leccio ancora intatte, ormai molto rare in Italia.

Merita senz'altro una menzione particolare la foresta demaniale di Montes, che si affaccia sul pianoro di "Su Mudrecu", popolato dalle forme spettrali degli scheletri di ginepro, residui dello spaventoso incendio che devastò la zona. Questo angolo selvaggio, tra Supramonte, Ogliastra e Gennargentu, è il luogo ideale per molti tipi di escursione: in quad (una moto a quattro ruote ottima per affrontare i terreni più impervi), a cavallo, in mountain bike o seguendo i sentieri per il trekking, come nel caso dell'escursione nella gola di Gorropu considerata il Gran Canyon d'Europa.

Durante queste gite non manca, inoltre, la possibilità di fare una pausa in un particolarissimo punto di ristoro tipico della zona: il pinnettu, tradizionale rifugio dei pastori, fatto di legno e fronde. Formaggio fresco e stagionato, salumi locali e un bicchiere del sapido e robusto Cannonau, sono le specialità che si gustano in questi luoghi.

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Eventi in Sardegna

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